Sbloccate il ddl 788! Appello di chi è a rischio usura
Egregio Senatore, le scrivo in merito al suo disegno di legge 788 sperando nella sua celere approvazione perché credo corrisponda alle mie necessità e a quelle di tanti altri piccoli imprenditori come me.
Sono stato un piccolo imprenditore (attualmente professionista regime dei minimi con ISEE familiare negli ultimi 6 anni tra i 9.000 e i 15.000 euro) travolto dalla crisi del 2008 in poi (visto che in oltre 10 anni non si sono visti cambiamenti migliorativi per quanto riguarda la stragrande maggioranza delle piccole aziende).
Sono del ‘63 ho aperto P. IVA nel 1984 come fotografo, ho tanta esperienza, voglia di fare, e molti progetti pronti da realizzare, non sono uno che anela alla pensione…
Come tanti, all’inizio della crisi del 2008 che aveva pesantemente colpito anche la nostra piccola azienda (24 dipendenti), invece di licenziare subito tutti i dipendenti e chiudere la baracca (come hanno fatto in tanti), con il mio socio abbiamo deciso di provare a farcela, non lasciare a piedi i nostri collaboratori e approvvigionare l’azienda di ulteriori risorse finanziarie con impegni personali.
Per farla breve, il prolungamento e peggioramento delle condizioni economiche generali e il deterioramento del mercato, hanno fatto si che chiudessero tante aziende e che le poche commesse rimaste sulla piazza fossero a bassissima marginalità e ad altissimo rischio di insolvenza dei clienti, mentre i costi per il personale, le utenze e tutto il resto aumentavano invece che contenersi…
Tenga presente che i nostri debiti derivavano in maggior parte dalle tasse e contributi “dichiarati” e sottolineo “dichiarati” (non EVASI o ELUSI) che per cause di crisi di mercato e clienti insolventi non siamo riusciti a coprire interamente.
Piano piano si é spento tutto e siamo rimasti io e il mio socio con tutti i carichi assunti personalmente da sostenere.
Inutile dire che per alcuni di essi ci era stato chiesto dalle Banche creditrici di mettere sul piatto “Garanzie solide”, ergo: le nostre abitazioni personali!
Ad oggi dopo innumerevoli sacrifici e anni spesi nel cercare di tamponare la situazione finanziaria per non farla crollare, dopo le tante richieste (inattese) di riduzione del carico e/o di richiesta a saldo e stralcio (tutte rifiutate), mi trovo con le ultime due posizioni (2 mutui di cui 1 ipotecario e l’altro chirografario garatito anche da mia moglie) che sono stati CEDUTI (a gennaio 2020) ad una società finanziaria come Crediti Deteriorati.
Come ben sà la Banca ha venduto a terzi (sicuramente ad una percentuale molto bassa) i miei debiti, di nascosto, senza avvisarmi e senza darmi la possibilità di usufruire della prelazione su questa opportunità.
In questi giorni la Società con sede a Firenze, gestore del Fondo di Investimento, possiede il mio debito e mi intima di restituire tutto l’ammontare, per intero e senza sconti, pena l’escussione delle garanzie (ergo la mia prima e unica casa dove abito con moglie e 3 figlie) con messa all’asta della mia casa costruita con tanti sacrifici da mio padre (operaio muratore) negli anni ’60.
Inutile dire che, in caso accettassi, la società effettuerebbe un guadagno a dir poco spropositato (rispetto a quanto pagato) ben oltre al tasso di strozzinaggio, e tutto nel rispetto delle malfatte leggi italiane in materia!
Possibile che la prelazione in Italia valga per tutte le situazioni private e commerciali e non per queste situazioni finanziarie?
Possibile che un contadino affittuario di terre che coltiva, un affittuario di case popolari, un comune inquilino di appartamento o stabile commerciale o fabbrica in affitto, possano avere la prelazione in caso il proprietario venda il locale e, a un cittadino come me, al quale la Banca (“ammalata” con i crediti deteriorati in pancia svende il mutuo di nascosto), non sia dato alcun diritto al di fuori che pagare tutto al nuovo creditore senza avere alcun diritto?
Mi sono informato e vengo a sapere che Lei ha presentato un DDL (giacente in attesa di approvazione) che si interessa proprio delle situazioni come la mia, che potrebbe darmi l’opportunità di risolvere questa situazione e poter ricominciare a darmi un opportunità di reinserimento nel tessuto produttivo di questo paese, creando valore, ricominciando a contribuire al PIL di questo malmesso Paese… per Dargli e darmi una nuova possibilità!
Vorrei sapere se ho possibilità legale di oppormi a questa richiesta e se il suo DDL (una volta approvato) potrà darmi un’opportunità di revisione della situazione.
Voglio pagare i miei debiti, sto cercando di renderlo possibile e compatibile con le mie reali possibilità economiche, ma non posso far morire di fame la mia famiglia e compromettere ancor di più il futuro delle mie figlie!