A un anno dalle elezioni per il Bundestag
In una Germania ancora alle prese con il Coronavirus (quando ormai tutto faceva pensare che il governo avesse saputo tenere sotto controllo l’epidemia), l’attenzione per le elezioni del Bundestag del 2021 tiene banco fra i protagonisti della vita politica tedesca. Di fronte alla scelta della successione di Angela Merkel alla carica di Cancelliere, le forze politiche stanno preparando le proprie strategie elettorali. Osservate speciali sono ovviamente le forze politiche del centrodestra, la CDU e la CSU, perché entrambe tradizionalmente e da sempre raccolgono il consenso degli elettori conservatori e moderati. Una prima considerazione da fare è che Angela Merkel, cancelliera dal 2005, è una leader atipica dello schieramento conservatore, perchè in tre delle quattro legislature nelle quali ha guidato il governo lo ha fatto con la Grosse Koalition insieme ai socialdemocratici. Qui sta un aspetto interessante dello scenario politico tedesco: le forze politiche di centrodestra sono alla ricerca di un leader che rappresenti effettivamente le istanze conservatrici e sappia differenziarsi nettamente dai socialdemocratici. Ecco perché sta prendendo corpo la candidatura alla carica di cancelliere di Markus Söder, attuale presidente del governo della Baviera e leader della CSU. Ma prima di affrontare la strategia di Söder dobbiamo illustrarne la figura: egli è uscito molto rafforzato dall’esperienza del Coronavirus, in quanto la Baviera ha saputo fronteggiare l’epidemia meglio degli altri Länder tedeschi, che pur ne sono stati meno colpiti. La strategia del contenimento del virus molto simile a quella che Luca Zaia ha messo in atto nel Veneto (tamponi a tappeto, tracciamento dei contagiati e loro tempestivo isolamento) ha fatto sì che Söder in Germania sia molto popolare e quindi sia una figura che “tira” molto dal punto di vista elettorale. Ma il punto più interessante è la sua strategia in vista delle elezioni del Bundestag: fieramente conservatore e fortemente legato all’identità bavarese (il governo della Baviera è frutto di una coalizione fra la CSU e il partito dei Freien Wähler, espressione delle identità territoriali), Söder non mette assolutamente in discussione il quadro europeo (erede in ciò dell’insegnamento di Franz Josef Strauss, che auspicava una Europa delle Patrie) e guarda al centro dello schieramento politico, agli elettori moderati che non gradiscono la destra dell’AfD. Sulla figura di Söder potrebbe anche convergere la corrente di destra della CDU, per intenderci quella che fa capo a Friedrich Merz e che non ha mancato in questi anni di manifestare grandi insofferenze per Angela Merkel e per la sua politica di coabitazione con i socialdemocratici.
Il messaggio che arriva da Söder e dalla Germania è che senza gli elettori moderati (che sono da sempre conservatori, ma che non gradiscono affatto gli estremisti e gli esagitati) le forze conservatrici non riescono a prevalere. Credo che anche in Italia occorra riflettere su ciò.