Sessant’anni senza andare fuori tempo… Auguri mitica 500!
Tutti possono dire della nuova 500 “è per me!”, è il motto che ha accompagnato il lancio della Fiat 500 il 4 luglio del 1957. Un’automobile destinata a diventare una vera e propria icona, tanto da entrare a far parte della collezione permanente del museo MoMa di New York, in occasione del suo sessantesimo anniversario.
Uscita fuori dalla penna di Dante Giacosa, la piccola autovettura mise in moto un’Italia che usciva dalle sofferenze e dagli affanni del dopo guerra. Era l’Italia del boom economico dove anche le classi meno abbienti iniziavano ad assaporare la gioia di vivere. L’operaio e l’impiegato avevano finalmente la possibilità di possedere un’automobile per andare in gita al mare o in montagna con la famiglia, per raggiungere il luogo di lavoro più comodamente e sentirsi liberi di muoversi ovunque in qualunque momento; i ragazzi potevano passare dal motociclo alle quattro ruote con molta più accessibilità economica; la moglie del professionista trovava la compagna adatta a dinamicizzare la propria quotidianità; ma anche lo stesso professionista le strizzava l’occhio, soprattutto per le sue doti di praticità urbana.
La 500 intrise di democraticità l’automobile: non più oggetto di lusso per pochi, ma bene di consumo per tutti. Un oggetto destinato ad incarnare la gioia di vivere in libertà e serenità la propria vita, in quella che era l’Italia dello sviluppo economico: dinamica, allegra, effervescente, amabile. Un’Italia da girare in lungo e in largo a bordo della propria 500! Quella stessa 500, che oggi, nel suo sessantesimo compleanno, viene consacrata ad opera d’arte, in uno dei musei più prestigiosi al Mondo.
La casa automobilistica torinese, nell’occasione, ha rilanciato il nuovo modello del remake della piccola vettura: speriamo sia di buon auspicio a rivivere quegli entusiasmi, quella positività, quella effervescenza, che sei decenni fa erano il leitmotiv di una nazione in piena crescita. Una nazione animata da una joie de vivre, dove un popolo, che dieci anni prima aveva attorno a sé soltanto macerie, stava realizzando l’Italia del miracolo… Quell’Italia di musica e colori, da gustare allegramente e senza troppi pensieri; che è diventata il brand grazie al quale continuiamo ad essere apprezzati in tutto il Mondo.
*Antonio Coppola, collaboratore Charta minuta