Che fare? Scegliere le persone
Carissimo,
in molti mi chiedono come comportarsi in queste elezioni. Il caos è generale e l’Italia rischia di uscirne piegata, spezzata, priva di prospettiva, come e peggio della Grecia. Si tornerà a votare presto, in molti pronosticano, forse addirittura in Autunno. Uno scenario da scongiurare, se possibile.
In molte altre elezioni ci sono stati confronti duri, persino di sistema. Ma in ogni elezioni l’Italia si è comunque ancorata ai suoi valori di fondo, europea, occidentale, mediterranea. Stavolta, per la prima volta, rischia di emergere una maggioranza elettorale, non certo politica né di governo, che guarda fuori dall’Europa, persino contro l’Europa. Una maggioranza fatta di forze tra loro antagoniste che non si pongono il problema del governo e del futuro del Paese ma solo quello di contestare, protestare, illudere.
Colpa anche dell’Europa e di chi avrebbe dovuto realizzare in Italia quel Partito popolare capace di rappresentare appieno moderati e innovatori. Non ci siamo riusciti, anche per nostra responsabilità. Ed ora. Il Paese ne paga lo scotto, nel vicolo cieco della demagogia.
Che fare, quindi, in mancanza di una proposta organica in cui riconoscersi. Scegliere gli uomini oltre i partiti, per quanto possibile, con questa legge che ripropone il listino bloccato. Per quel che ci riguarda, scegliere nel centrodestra chi meglio può dare prospettive politiche anche per quel che ha fatto e non solo per quel che promette. A livello nazionale, ci sono tanti amici candidati che con noi hanno collaborato in momenti diversi ma con lo stesso obiettivo, con Farefuturo e con Fareitalia, strumenti con i quali comunque continueremo ad operare, come saprete, anche a breve con nuove iniziative.
In molti voteranno Pdl, in qualche caso “turandosi il naso”, secondo il grande insegnamento di un grande giornalista, soprattutto nelle regioni dove il Senato è in bilico. Altri, guardano alle “vecchie” e “nuove” forze che si richiamano in modo diverso alla destra e in questo contesto includo anche”Fare per fermare il declino” di Oscar Giannino e non solo “Fratelli d’Italia” e “La destra”. Qualcuno, si è candidato con la Lista Monti o con i suoi alleati. Tutte le scelte sono legittime, noi faremo le nostre, come sempre in piena autonomia.
A Roma, dove noi operiamo, si candida alla Regione anche Sergio Marchi, che da sempre collabora in primo piano nelle nostre iniziative. Lo fa con la lista de “La Destra” nella coalizione di Francesco Storace. Marchi è certamente uno dei più validi esponenti della nuova generazione politica. A lui e a chi come lui crede in quel che fa e soprattutto in quel che può fare per il nostro Paese, va il nostro augurio.
Adolfo Urso