Governance pubblica su Autostrade e fibra ottica
“Autostrade e fibra ottica sono due asset strategici di interesse nazionale, peraltro recentemente inseriti proprio nel perimetro della “golden power”. Proprio per questo il governo deve vigilare su come sarà realizzata la partecipazione dei fondi esteri garantendo comunque la governance pubblica delle società”: è quanto rileva in una interrogazione il sen. Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia, vicepresidente del Copasir. “Ció riguarda sia il negoziato su Atlantia, laddove sembra profilarsi la presenza maggioritaria dei fondi «Blanckstone», americano, e «Macquarie», australiano, sia la realizzazione della Rete a fibra ottica in cui una parte significativa potrebbe averla ancora una volta Macquarie, il quale a sua volta intenderebbe far partecipare altri investitori stranieri nella compagine”. Il profilo del fondo australiano è peraltro tale da considerare la massima prudenza proprio perché ha fama di agire a fini meramente speculativi: sarebbe «famoso per garantire ottimi rendimenti ai suoi investitori ma non altrettanti servizi agli utenti», al punto da essere ribattezzato dagli australiani «la fabbrica dei milionari», e dagli inglesi «il canguro vampiro»;
Inoltre, dalle analisi e ricostruzioni giornalistiche sono emersi ulteriori elementi poco chiari in ordine alle «preziose consulenze» pagate a uno studio di ex politici ed ex amministratori pubblici, tra i quali proprio gli ex vertici dei soggetti in causa, che potrebbero far emergere conflitti d’interesse e comunque una contiguità o commistione di interessi pubblici e privati, sulla quale è opportuno adottare ogni possibile approccio prudenziale al fine di scongiurare ogni rischio di esposizione dei nostri asset pubblici strategici nazionali a possibili operazioni speculative;
Il senatore di Fratelli d’Italia chiede pertanto “di sapere
a) se il Governo, in relazione al processo di costituzione della società della rete unica nazionale necessaria per l’accelerazione dello sviluppo digitale dell’Italia, e alla recente offerta avanzata dal fondo australiano Macquariea Enel, abbia svolto o ritenga di poter svolgere un’attenta valutazione in ordine alla qualità, sicurezza e provenienza degli investimenti in campo e alle finalità e continuità di gestione.
b) se il Governo abbia valutato le possibili conseguenze sulla governance di Autostrade della circostanza che i fondi esteri assumerebbero una partecipazione maggioritaria in Aspi, e in tal caso, come pensa di garantire il ruolo guida di Cassa Depositi e prestiti, gli investimenti in manutenzione e il costo per gli utenti, anche in relazione alle recenti osservazioni della Autorità di settore”;
c) quali indispensabili interventi ritenga di poter adottare al fine di garantire la messa in sicurezza degli assetstrategici dello sviluppo economico e infrastrutturale del nostro Paese, ponendoli al riparo da qualsivoglia operazione speculativa internazionale e preservando l’interesse nazionale”.
*Enrico Sicilia, collaboratore Charta minuta