“Antipolitica” potrebbe apparire un manifesto, di questi tempi. La politica ha mostrato i suoi limiti, così come gli attori del “teatrino” sul palco, quindi la tentazione di opporsi a certe derive parrebbe urgente. Invece no, il nostro colloquio – avvenuto rigorosamente nel rispetto delle norme anti-Covid, via Skype – è una ricognizione storico-accademica nella carne viva dei sentimenti antipolitici, una disamina rigorosa della lunga stagione (anti)politica le cui conseguenze arrivano fino a oggi . Descriviamo e raccontiamo una fase storica con due voci: quella dell’accademico e quella del cronista. Il viaggio nella storia non può naturalmente fare a meno della stringente attualità, che abbiamo scelto di dissezionare a partire dai principali fenomeni populisti degli ultimi decenni. Senza però dimenticare di spiegare che non è tutto populismo quello che (non) luccica e che si fa anche molta confusione sull’uso di certe parole, come sovranismo. Per non parlare della stessa antipolitica, che oggi vive una stagione d’oro.

Insieme agli autori Giovanni Orsina e David Allegranti, sono intervenuti il giornalista de Il Foglio Luciano Capone e il professore Luigi Di Gregorio

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