Italia e Venezuela, insieme con Juan Guaidò
“Italia con Venezuela per la libertà e la democrazia”. È questo il tema della conferenza stampa, promossa dalla Associazione parlamentare di amicizia Italia Venezuela, che si è tenuta ieri mercoledì 4 novembre, alle ore 17, in Sala Nassirya del Senato con l’intervento in collegamento da Caracas del presidente Juan Guaidò.
Al meeting, realizzato su iniziativa del sen. Adolfo Urso presidente della Fondazione Farefuturo, sono intervenuti parlamentari di tutti i gruppi politici, tra i quali il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Pierferdinando Casini (Aut.), Massimiliano Romeo (Lega), Lucio Malan (FI), Lia Quartapelle (PD), Emilio Carelli (5 Stelle), Donatella Conzatti (IV), Manuel Vescovi (Lega), Enrico Aimi (FI).
L’evento con Guaidò si è svolto ad un mese dalle elezioni legislative indette da Maduro per il 6 dicembre e a cui non parteciperanno le forze di opposizione che “non intendono collaborare con la dittatura”. Anche quelle che inizialmente avevano manifestato comunque l’intenzione di partecipare alle elezioni hanno, infatti, ritirato i loro candidati dopo che è fallito il tentativo dell’Unione europea di convincere Maduro a garantire le condizioni minime per lo svolgimento di elezioni “regolari”.
Di fatto Maduro farà eleggere una “sua” Assemblea Nazionale senza la partecipazione delle forze di opposizione, considerando quindi decaduta quella guidata dal presidente Guaidò.
Italia e UE riconoscono l’attuale Assemblea Nazionale e quindi il suo presidente Guaidò e non riconoscono la Presidenza della Repubblica e quindi il governo di Maduro, ritenendo la sua elezione falsata da brogli e da procedure che non hanno garantito la libera espressione del voto popolare.
L’Italia, però, con Cipro, è l’unico Paese della Ue a non riconoscere ancora Guaidò come presidente della Repubblica ad interim, come invece hanno fatto gli altri Paesi della UE, Stati Uniti e gran parte della Comunità internazionale, compreso il Gruppo di Lima e quindi la maggior parte dei Paesi della America Latina.
La posizione ambigua dell’Italia ha di fatto frenato l’azione della UE nei momenti decisivi.
La situazione economica e sociale del Venezuela è sempre più grave e la comunità italiana è in drammatiche condizioni di sofferenza. Il regime di Maduro, peraltro, è stato recentemente accusato di “crimini contro l’umanità” da parte della “Missione indipendente per la verifica dei fatti” delle Nazioni Unite. Dobbiamo agire subito!
Il governo italiano annunci con chiarezza, come hanno già fatto tanti altri Stati della UE, Francia e Germania in testa, che non riconoscerà mai la Assemblea Nazionale che sarà eletta con procedure elettorali che non garantiscono la libera competizione democratica.
Su questo e sul riconoscimento di Guaido anche come presidente della Repubblica ad interim presenteremo una mozione parlamentare nei prossimi giorni che chiederemo venga discussa prima del voto del 6 dicembre.