Italia-Ungheria, rete in Europa
Meeting bilaterale organizzato dalla Fondazione Farefuturo dal titolo ” Italia-Ungheria: quale cooperazione politica, economica e commerciale nel dopo Covid-19″ che ha visto la partecipazione del portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs, del ministro degli Affari europei Vincenzo Amendola, dell’ambasciatore italiano a Budapest Massimo Rustico, dell’ambasciatore ungherese a Roma Adam Kovacs, del vicepresidente della Camera Ettore Rosato, dell’eurodeputato Carlo Fidanza, del sen. Enrico Aimi, dell’on. Federico Mollicone, dell’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro, del vicepresidente di Verona Fiere Matteo Gelmetti, del presidente della Camera di Commercio per l’Ungheria Francesco Mari. Con loro parlamentari, economisti, imprenditori, rappresentanti di Ice, Simest, Unicredit, Banca Intesa, Confimi Industria. Il presidente Adolfo Urso ha ribadido l’interesse che i due Paesi hanno nel sostenersi nella casa comune Europa, ancora di più in un periodo critico come questo. L’impegno quindi è di trasformare il Covid da problema a opportunità per il cambiamento imprenditoriale, ricordando che l’Ungheria ha dati macroeconomici molto solidi. L’Italia è il secondo mercato per l’export ungherese, il quinto partner commerciale e l’ottavo investitore a Budapest. Ci sono duemila imprese italiane e tra le grandi Generali è la prima assicurazione. Radicata è anche la presenza di banche. Tra queste in particolare, Unicredit che è la terza banca del Paese con 1700 dipendenti; mentre Intesa, terza banca con una presenza nel territorio da 30 anni, fa da ponte per le aziende italiane. Non per ultimo, dobbiamo ricordare che Budapest è un investitore chiave del porto di Trieste.