Con il Sole sul viso: un progetto etico per l’industria culturale
La Sala Caduti di Nassirya ha ospitato la conferenza stampa istituzionale del progetto etico “Con il sole sul viso”, attivo dal 2016 e da me ideato. Sono soddisfatta della numerosa partecipazione di tante realtà positive del terzo settore, del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno riempito ben oltre la capienza massima la sala. Amici i quali, oltre il mio percorso artistico, condividono con me il valore della solidarietà e dell’attivismo sociale.
Nei giorni d’incertezza sui risvolti della “manovra” è stato importante arrivare in Senato e dare un po’ di coraggio spostando l’asse su una visione nuova, proiettata verso il futuro, e ricordando che certi temi non dovrebbero avere un sguardo unidirezionale ma universale. Il senatore Maurizio Gasparri, che ha sposato l’iniziativa, ha dimostrato grande sensibilità sul tema sostenendo la proposta di legge per “L’Istituzione del Fondo Nazionale per il Sussidio Temporaneo” a chi lavora nel settore artistico-culturale e della comunicazione.
Dal momento che mi piace dare seguito con i fatti a ciò che sostengo, è mia intenzione con questo progetto porre l’attenzione sulle realtà meritevoli. Ho trascorso gli ultimi tre anni ad osservare il nostro sistema lavorativo, anche come testimone diretta, principalmente per quanto concerne il mondo delle arti, della cultura e della comunicazione. Ho potuto riscontrare che persiste uno stato di necessità autentica per la sopravvivenza di coloro che vivono solo della propria “arte”: siamo portatori di sogni di emozioni, sentimenti e produciamo economia. Il disegno di legge, dunque, nasce da un’attenta valutazione dello stato di bisogno in cui versano molti lavoratori di questi settori strategici del “modello Italia” nel mondo.
La proposta legislativa prevede l’istituzione di un fondo permanente, con una dotazione di cento milioni annui, presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, da destinare come sussidio temporaneo a tutti i lavoratori dei settori artistico-culturali e della comunicazione, in particolare autonomi e con partita IVA, che non possono accedere ad alcuna forma di assicurazione sociale in caso di disoccupazione temporanea. Il testo prevede che, contestualmente, venga istituita presso il Ministero una Commisione chiamata a verificare dall’apposito elenco dei richiedenti tenuto dal dicastero della Cultura le domande, così da agevolare il reinserimento nell’ambito lavorativo di competenza indicato dal richiedente.
Il senatore Maurizio Gasparri nel corso della conferenza ha sottolineato così il valore dell’incontro: «Complimenti per questa iniziativa promossa da Alma Manera, artista di elevate e riconosciute qualità, sempre impegnata nelle giuste cause insieme a Federica De Pasquale che rappresenta in modo attivo il mondo dell’associazionismo e ha illustrato questa proposta di legge che da subito ho ritenuto necessario portare avanti». Per l’esponente di palazzo Madama il fondo da cento milioni di euro da istituire presso il Ministero della Cultura e dei Beni Culturali «rappresenta un passo significativo per andare realmente incontro a delle importanti realtà professionali del nostro Paese oggi prive di tutele concrete in caso di temporaneo bisogno».
Il disegno di legge – che vede come cofirmatari i senatori Adolfo Urso, Francesco Maria Giro, Antonio Saccone e le senatrici Isabella Rauti, Sandra Lonardo e Maria Rizzotti – ha riscosso interesse tra gli esponenti di quasi tutti gli schieramenti politici. La senatrice Rizzotti, ad esempio, commentando il progetto ha parlato di «un doveroso riconoscimento al mondo artistico culturale che rappresenta un comparto importantissimo della nostra società e che dobbiamo ringraziare: basti pensare a quanti sono gli artisti che sostengono tante iniziative di solidarietà anche negli ospedali vicino ai bambini ed alle persone sofferenti».
Importante contributo, poi, è stato quello del senatore Adolfo Urso, sempre disponibile a dare consigli “profetici” anche grazie alla sua esperienza internazionale e la conoscenza dei modelli esteri. «L’industria della cultura è di fatto il cuore del “made in Italy”, anche quando si tratta di prodotti manifatturieri – ha spiegato – . È stile, creatività, ingegno, qualità, eccellenza. Per questo va preservata: perché ne beneficia l’intera nazione e ne configura la propria identità». Ed ancora è stato Pasquale Cicciarelli, presidente commissione Cultura della Regione Lazio, a rinnovare il suo apprezzamento per le iniziative future: «Per me motivo di profondo orgoglio aver ricevuto il vostro graditissimo invito per questa importante iniziativa che persegue l’obiettivo di valorizzare il merito e le competenze, l’impegno e la tenacia a far esprimere le energie migliori e ad aiutare la capacità di comunicazione ed espressione di tutte le forme di differente abilità. Un progetto come questo merita la massima attenzione delle istituzioni e la vasta rappresentanza delle stesse per questa conferenza è un autentico segnale di condivisione».
Nel suo intervento il Vice Presidente A.F.I. Gianni di Sario ha affermato la validità delle proposte del progetto “Con il sole sul viso” e l’importanza del messaggio che la musica esprime, ricordando che fu proprio l’A.F.I. nel 1973 a chiedere con forza l’equiparazione del disco ai prodotti culturali di pari valenza. Molto appassionato l’intervento di Antonello Crucitti – responsabile dell’Associazione Famiglie Numerose e fondatore dell’omonima squadra nazionale di calcio -, papà, grazie ad Angela, sua moglie, di 11 figli. Crucitti è stato ringraziato per il supporto concreto dimostrato negli anni e per aver voluto promuovere il ruolo della famiglia come nucleo fondante della società all’interno del progetto.
Incisive le parole del maestro Franco Miseria: «L’arte e la cultura sono motori indispensabili in uno Stato che vuole essere civile. Il lavoro d’impresa va incentivato così come l’occupazione. Vivo ogni giorno la realtà della Danza, del Teatro e cerco di dare speranza ai giovani talenti che incontro e che mi interrogano e si interrogano sul futuro. Gli artisti, i comunicatori hanno necessità di esprimersi, vanno garantiti».
La Comunità Incontro con rappresentante il dott. Nannini ha raccontato il grande lavoro di terapia di recupero per i giovani vittime della droga, ma che oggi ritrovano il valore della vita attraverso un nuovo inizio e quanto il suo fondatore Don Pierino Gelmini tenesse alla musica e alle arti come veicolo di messaggi positivi e strumento di riabilitazione per ritrovare la gioia dell’incontro con la vita.
Questo, dunque, è l’incipit di un nuovo percorso. Ora insieme agli attori coinvolti e alla responsabile istituzionale del progetto, Federica De Pasquale, il nostro compito è sviluppare i prossimi obiettivi. Tra questi il consenso unanime sul testo normativo da noi proposto che auspichiamo abbia il giusto riconoscimento del governo, così come meritano le categorie speciali che garantisce.
Perché? Chi vive la propria professione con una fortissima vocazione deve essere tutelato. Deve poter rivendicare il diritto occupazionale e la libertà di profondere l’energia espressiva che per ogni Nazione equivale anche ad affermarne il corpo e l’anima tradotti come sentimento e nel nostro caso del “sentimento italiano”. W l’Italia!
*Alma Manera, artista