Presentazione del libro di Arditti. Obiettivi quasi sbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo
Gli anni di piombo visti dalla prospettiva delle vittime. Una provocazione, in un’Italia dove, spesso, le famiglie delle vittime del terrorismo sono state abbandonate e relegate nell’ombra, senza un risarcimento, sommando alle sofferenze morali anche il mancato riconoscimento economico, mentre gli ex terroristi sono stati reintegrati e hanno trovato voce nei media.
Si è parlato di questo nel corso del convegno organizzato dall’Osservatorio Parlamentare per presentare il libro di Roberto Arditti, Obiettivi quasi sbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo raccontate dalle loro famiglie (Sperling&Kupfer). Sono intervenuti, insieme con l’autore, Adolfo Urso, segretario generale della Fondazione Farefuturo; Sergio Marchi, presidente dell’Osservatorio; Bruno Berardi, presidente dell’associazione vittime del terrorismo Domus civitas, figlio del maresciallo Rosario Berardi, assassinato dalle Br nel 1978; e due testimoni di quella stagione come Silvio Di Francia, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma e Vincenzo Piso, vice presidente del Consiglio comunale di Roma.