Questa è l’America (in ginocchio)
Tutto il mondo è nella tempesta. Nel Regno Unito la drammaticità della situazione costringe la regina a pronunciare il suo quinto discorso alla nazione in poco meno di 70 anni di regno. Da noi invece il presidente del Consiglio di discorsi alla nazione ne tiene un giorno sì e l’altro pure.
E che dire di Trump? Anche lui, come il suo amico Giuseppi, aveva preso all’inizio sottogamba l’allarme coronavirus. Ora gli Stati Uniti finiscono nel caos con oltre diecimila vittime e al ritmo di milleduecento morti in 24 ore. Ma dove sta andando l’America, che cosa veramente sappiamo di questo paese ritenuto la più grande democrazia esistente? Ci facciamo guidare da “Questa è l’America. Storie per capire il presente degli Stati Uniti e il nostro futuro” un libro di Francesco Costa. In quest’anno cruciale per la politica statunitense che porterà all’elezione di un nuovo presidente o alla rielezione di Trump, Francesco Costa riflette sulle trasformazioni e i problemi dell’America raccontandoci il doloroso e inesorabile smarrimento di un paese in trasformazione. Ci sono pochi posti al mondo dove il divario tra quello che crediamo di sapere e quello che è la realtà è tanto ampio quanto nel caso degli Stati Uniti d’America.
L’influenza statunitense sui nostri consumi è così longeva che pensiamo di conoscere bene l’America quando in realtà, secondo l’autore, la nostra idea il più delle volte è un impasto di luoghi comuni e poche informazioni concrete. Per esempio siamo convinti che i cittadini americani siano armati fino ai denti, invece la metà delle armi in circolazione è posseduta dal 3% della popolazione. Coltiviamo il luogo comune per cui gli Stati Uniti usino la mano pesante contro l’evasione fiscale ed i reati dei cosiddetti colletti bianchi, ma in carcere ci vanno soprattutto i ragazzi neri. Ragioniamo sulla società americana e sulla sua idea di libertà senza tener conto che gli Stati Uniti sono un paese poco popolato: ci sono più persone nella sola New York di quante c’è ne siano in cinquanta Stati. Siamo abituati a valutare la politica estera americana innanzitutto sulla base del petrolio, sulla necessità di trovarlo e per di più di controllare i paesi che lo posseggono.
Ma oggi gli Stati Uniti sono pressoché indipendenti dal punto di vista energetico. L’elenco potrebbe continuare. Ad esempio siamo stati sorpresi dalla vittoria di Trump quattro anni fa. In particolare ricordo che le previsioni dei sondaggi davano la vittoria ai democratici con grande soddisfazione delle anime belle nostrane. Qualcuno giunse a dire che non si erano sbagliati i sondaggi, piuttosto gli elettori americani si erano sbagliati a votare a Trump… Ci sono fatti, cambiamenti profondi e non sempre visibili nella società americana che l’emergenza coronavirus rende ancora più complessi. Il lavoro di Costa ci guida in quest’America in ginocchio di fronte all’emergenza coronavirus. Ci spiega che non è vero quello che sappiamo sull’assistenza sanitaria. Demolisce un altro luogo comune secondo cui se non hai un’assicurazione sanitaria “ti lasciano morire per strada” e quella per cui “la sanità si paga”. Perché, si chiede l’autore, in Italia chi la paga?