Serve un piano industriale per le PMI
Per tutte le aziende italiane sono alcuni anni che il momento è difficile voglio proporvi una analisi basata su alcuni punti che non sono i soli ma che potrebbero essere di aiuto per tracciare una linea di cosa bisognerebbe fare per cambiare il modo di venire incontro alle reali esigenze delle PMI.
Queste azioni è chiaro che dovrebbero essere portate avanti da un Sindacato che in questo caso si chiama CONFINDUSTRIA ma che come tutto in Italia e in mano a una lobby che apparentemente è attiva e opera su diversi fronti ma che in pratica anche lei non ha cognizione dei problemi reali perché chi si trova ai vertici e li per puri interessi personali .
Non abbiamo un piano industriale di nulla per quanto riguarda noi metalmeccanici L’iniziativa a volte di fare qualcosa e di qualche regione oppure di qualche camera di commercio .
Alcuni esempi eccoli:
Il governo ha esteso la possibilità di dedurre investimenti fatti con la 4.0 anche per il 2020 nessuno dice ho ha detto che se tu vuoi ottenere questo devi averlo pensato entro il 2019 ,avere fatto il contratto di cosa vuoi acquistare e avere pagato un acconto entro il 2019del 20/0
Questo equivale a dire facciamo tanta scena ma in realtà non diamo nulla.
Chi ci ha difesi ? Chi ci ha informati ?
Con il primo di ottobre sono cambiate molte regole e norme per le
Prevenzioni anti incendio specialmente per le PMI chi le ha discusse con il ministero proposto?
Chi ha portato un ragionamento di applicazione del buon senso ?
Nessuno vi saranno aziende che dovranno spendere soldi senza ragioni concrete
Questi due esempi come molti altri che vi potrei elencare sono senza regole che più delle volte anziché dalle PMI partono dai consulenti che in questo modo si accaparrano nuovo fatturato,
Ma qui non vi sono più utili per continuare a pagare.
Noi metalmeccanici con lo spettro della crisi ILVA provocata da incapacità presenti ma anche passate e non solo da parte dei politici ma da chi è stato al vertice di CONFINDUSTRIA che dopo avere non pagato dei prestiti ottenuti da MPS ha fatto l’ennesima marchetta,rischiamo di ritrovarci a non essere più competitivi perché andremo ad acquistare il ns acciaio a dei prezzi penalizzanti.
Come è stato fatto con L’avvento dell’euro da un genio come Prodi stabilendo il cambio della lira ad un valore insensato che ha riequilibrato i costi di produzione tra i diversi stati ,ma non i ricavi di chi produce e di chi lavora questa può essere una nuova carta per le industrie metalmeccaniche europee.
Cosa si può fare ,e come si può agire per dare eco a queste cose?
Mi auguro che partendo dal piccolo fondazioni come Farefuturo promuova in diverse aree italiane degli incontri per ascoltare queste esigenze; incontri che non siano solamente lo specchio per i politici per i loro interessi di visibilità ma per fare di tutte queste esigenze un archivio di informazioni che poi a livello centrale vengano utilizzate per il nostro futuro nel quale io ho sempre creduto come ho sempre creduto nella mia Patria.
Facciamo partire delle iniziative, facciamo in modo che chi si trova nei vari comitati si incontri e incominci a lavorare.
*Duilio Paolino, imprenditore, componente il Comitato Scientifico di Farefuturo